Il 22 settembre 2020 si è tenuta la prova di ammissione alle Scuole di Specializzazione mediche per l’anno accademico 2019/2020. Questo esame, di fondamentale importanza per il percorso formativo dei futuri specialisti, ha visto la partecipazione di 23.756 candidati su tutto il territorio nazionale. La prova, della durata di 210 minuti, è stata composta da 140 quesiti a risposta multipla e si è svolta in modalità telematica, come stabilito dal bando di concorso.
L’iscrizione è compatibile con:
L’iscrizione è incompatibile con:
La valutazione della prova a test prevede l’attribuzione di 1 punto per ciascuna risposta corretta e la sottrazione di 0,25 punti per ogni risposta errata, mentre le risposte omesse non influenzano il punteggio. Di conseguenza, il punteggio massimo conseguibile è di 140 punti, nel caso di risposte esatte a tutti i 140 quesiti.
I punti totalizzati nel test possono essere integrati, in alcuni casi, con un massimo di 7 punti aggiuntivi, comunemente denominati punti bonus o punti CV. Questi vengono assegnati sulla base del voto di laurea e della media degli esami sostenuti, secondo i seguenti criteri:
Voto di laurea:
Un ulteriore mezzo punto può essere assegnato se la tesi è sperimentale, a condizione che vengano caricati il frontespizio e l’attestazione del relatore o del Presidente del corso di studi durante la fase di iscrizione. Inoltre, chi è in possesso di un dottorato di ricerca in ambito medico riceverà 1,5 punti extra.
Media ponderata degli esami:
I punti bonus, comunemente noti come “punti CV,” non possono essere attribuiti alle seguenti categorie di medici:
Questi sono gli aspetti che solitamente generano maggiore incertezza tra i candidati al concorso. Speriamo che questo articolo sia stato utile per chiarire eventuali dubbi.
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