Il 2 luglio 2019 ha avuto luogo la prova di ammissione alle Scuole di Specializzazione di Medicina (SSM) per l’anno accademico 2019/2020. Questo evento annuale rappresenta un passaggio cruciale per i laureati in medicina che intendono proseguire il loro percorso formativo in aree specialistiche, essenziali per il loro sviluppo professionale e per rispondere efficacemente alle esigenze del settore sanitario. La prova, strutturata per valutare le competenze e le conoscenze specifiche dei candidati, si inserisce nel contesto più ampio della formazione medica post-laurea, giocando un ruolo determinante nella selezione degli aspiranti specialisti.
L’iscrizione è compatibile con:
L’iscrizione è incompatibile con:
La valutazione della prova a test prevede l’attribuzione di 1 punto per ciascuna risposta corretta e la sottrazione di 0,25 punti per ogni risposta errata, mentre le risposte omesse non influenzano il punteggio. Di conseguenza, il punteggio massimo conseguibile è di 140 punti, nel caso di risposte esatte a tutti i 140 quesiti.
I punti totalizzati nel test possono essere integrati, in alcuni casi, con un massimo di 7 punti aggiuntivi, comunemente denominati punti bonus o punti CV. Questi vengono assegnati sulla base del voto di laurea e della media degli esami sostenuti, secondo i seguenti criteri:
Voto di laurea:
Un ulteriore mezzo punto può essere assegnato se la tesi è sperimentale, a condizione che vengano caricati il frontespizio e l’attestazione del relatore o del Presidente del corso di studi durante la fase di iscrizione. Inoltre, chi è in possesso di un dottorato di ricerca in ambito medico riceverà 1,5 punti extra.
Media ponderata degli esami:
I punti bonus, comunemente noti come “punti CV,” non possono essere attribuiti alle seguenti categorie di medici:
Questi sono gli aspetti che solitamente generano maggiore incertezza tra i candidati al concorso. Speriamo che questo articolo sia stato utile per chiarire eventuali dubbi.
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