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Figura 01
Figura 01.Milia. Questa foto mostra piccole cisti di colore perlato comunemente visibili sul viso dei neonati.
Figura 02
Figura 02. Macchia color vino porto. Le macchie vino-porto sono malformazioni vascolari capillari che sono presenti alla nascita e che si manifestano come lesioni piatte, da rosse a viola che possono apparire in qualsiasi parte del corpo.
Figura 03
Figura 03.Macchia del viso color vino porto. Questa foto mostra un bambino con una colorazione porta-vino che coinvolge il ramo oftalmico (V1) del nervo trigemino.
Figura 04
Figura 04. Nevo atipico. Questa immagine mostra un nevo atipico, con il caratteristico bordo irregolare e colorazione variabile.
Figura 05
Figura 05. Nevi atipici multipli. Questa immagine mostra nevi atipici, con bordi irregolari caratteristici e colorazione variabile.
Figura 06
Figura 06. Nevi atipici. Questa foto mostra un neo arrotondato con bordi irregolari.
Figura 07
Figura 07. Pemfigo volgare (bolle flaccide). Le lesioni elementari del pemfigo volgare sono bolle flaccide.
Figura 08
Figura 08. Pemfigo volgare (lacerazione ed erosioni). Nel pemfigo volgare, le erosioni dolorose sulla pelle e sulle mucose sono frequenti.
Figura 09
Figura 09. Pemfigo volgare (orale). All’esordio tipicamente le lesioni del pemfigo si localizzano nella bocca, dove si rompono e persistono come erosioni croniche, dolorose, per un periodo variabile. Le lesioni orali spesso precedono le lesioni cutanee.
Figura 10
Figura 10. Malattia da depositi lineari di IgA. Questa foto mostra un’eruzione vescicolare sul tronco di un adulto con malattia IgA.
Figura 11
Figura 11.Ulcera da stasi venosa. Questa foto mostra una grande ulcerazione secernente circondata da zone di iperpigmentazione e pelle fibrotica ispessita.
Figura 12
Figura 12.Epidermolisi bollosa acquisita. Questa foto mostra le mani di un bambino di 5 anni con cicatrici, bolle e perdita di unghie.
Figura 13
Figura 13. Dermatite erpetiforme sui gomiti. Questa foto mostra dermatite erpetiforme (con un’eruzione papulovescicolare pruritica simmetrica) sulla superficie estensoria dei gomiti.
Figura 14
Figura 14. Pemfigoide bolloso sul braccio. Questa foto mostra bolle tese, erosioni e croste sul braccio di un paziente con pemfigoide bolloso.
Figura 15
Figura 15. Pemfigoide bolloso sul piede. Il Pemfigoide bolloso è una malattia autoimmune caratterizzata da eruzioni di bolle tese sulla pelle apparentemente normale o arrossata nei pazienti anziani.
Figura 16
Figura 16. Carcinoma squamocellulare. Il carcinoma a cellule squamose ha un aspetto altamente variabile; qualsiasi lesione che non guarisce spontaneamente, localizzata in aree fotoesposte deve destare sospetto. Può causare vaste distruzioni locali e metastatizzare in fasi avanzate.
Figura 17
Figura 17. Carcinoma squamocellulare orale (placca delle estremità). Questa placca eritematosa e irregolare su un’estremità è stata dimostrata essere, sulla biopsia, espressione di un carcinoma a cellule squamose.
Figura 18
Figura 18. Carcinoma squamocellulare (lobo dell’orecchio). L’aspetto del carcinoma squamocellulare è variabile. Queste lesioni iperpigmentate e squamose sul lobo dell’orecchio sono state diagnosticate come carcinoma squamocellulare sulla biopsia.
Figura 19
Figura 19. Carcinoma squamocellulare. L’aspetto del carcinoma squamocellulare è variabile. Questa lesione eritematosa e ulcerata del labbro è stata diagnosticata come carcinoma squamocellulare sulla biopsia.
Figura 20
Figura 20. Malattia di Paget del capezzolo. Nella malattia di Paget del capezzolo, il carcinoma duttale in situ si estende sopra il capezzolo e l’areola e provoca squilibrio, prurito e dolore urente nel capezzolo interessato.
Figura 21
Figura 21. Melanoma maligno (area non esposta al sole). Melanoma maligno della vulva con estensione focale all’orifizio uretrale.
Figura 22
Figura 22. Nevo melanocitico gigante. Il nevo melanocitario congenito o gigante è un fattore di rischio per il melanoma maligno. Notare le grandi dimensioni (> 20 cm), il bordo irregolare e la colorazione eterogenea.
Figura 23
Figura 23.Nevi displastici. Questa foto mostra la schiena di un paziente con numerose mole pigmentate o nevi displastici che sono un fattore di rischio per il melanoma maligno.
Figura 24
Figura 24. Melanoma (diffusione superficiale). La diffusione superficiale del melanoma rappresenta il 70% di tutti i melanomi. Di solito si manifesta come una placca con aree irregolarmente rilevate, infiltrate, e di colore marrone o bruno, su cui si presentano spesso chiazze rosse, bianche, nere e blu oppure piccoli noduli, a volte sporgenti, di colorito blu-nero.
Figura 25
Figura 25.Melanoma (nodulare). La protuberanza di questa lesione è caratteristica del melanoma nodulare, che di solito appare di colore dal grigio al nero.
Figura 26
Figura 26. Melanoma lentigo maligna. Il melanoma lentigo maligna della regione malarica sinistra caratterizzata da più macule con bordi irregolari e colore eterogeneo.
Figura 27
Figura 27. Melanoma (lentigo maligna). La lesione in questa foto è un melanoma tipo lentigo maligna. Le tipiche caratteristiche osservate in questa lesione sono una lesione piatta di forma irregolare (macule o placche) e macchie marroni o nere (alcune più scure) che sono disperse in modo irregolare.
Figura 28
Figura 28.Melanoma acrale-lentigginoso. La pigmentazione longitudinale dell’unghia (melanonichia striata) e iperpigmentazione che si estende tra la lunula e la piega dell’unghia prossimale (segno di Hutchinson) del medio con lesione pigmentata arrotondata del pollice. A questo paziente è stato diagnosticato un melanoma acral-lentiginoso (una forma di melanoma maligno).
Figura 29
Figura 29. Melanoma (acrale lentigginoso). Questa foto mostra un melanoma acrale-lentigginoso. Il melanoma acrale lentigginoso, il tipo più comune di melanoma tra le persone con pelle scura pigmentata, si manifesta sulla cute palmare, plantare o subunguale.
Figura 30
Figura 30.Cheratoacantoma. Un cheratoacantoma è un nodulo rotondo e duro con bordi fortemente inclinati e una caratteristica depressione centrale. I cheratoacantomi si sviluppano rapidamente, in genere nelle aree esposte al sole. La causa è sconosciuta, ma possono essere una forma ben differenziata di carcinoma a cellule squamose.
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Figura 31. Cheratoacantoma grande. Questa foto mostra un grande cheratoacantoma sulla mano di un paziente.
Figura 32
Figura 32. Sarcoma di Kaposi (classico). Il sarcoma di Kaposi è un tumore vascolare provocato dall’infezione da herpesvirus tipo 8. Il sarcoma di Kaposi classico avviene prevalentemente negli uomini più anziani, è asintomatico e solitamente si limita a poche lesioni cutanee delle estremità inferiori. Le lesioni cutanee si presentano come macule asintomatiche di colore purpureo, roseo o rosso che possono confluire in placche e in noduli di colore variabile dal blu-violetto al nero.
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Figura 33. Sarcoma di Kaposi (associato all’AIDS). Il sarcoma di Kaposi è un tumore vascolare provocato dall’infezione da herpesvirus tipo 8. Il sarcoma di Kaposi AIDS-associato è un tumore aggressivo e multicentrico che può coinvolgere il viso, il tronco, le superfici delle mucose, i vasi linfatici o il tratto gastrointestinale. Le lesioni appaiono come macule, placche o noduli bluastri tendenti al violaceo.
Figura 34
Figura 34.Sarcoma di Kaposi (fase iniziale). Noduli violacei rossi sulla pelle del coperchio inferiore in un paziente sieropositivo suggeriscono il sarcoma di Kaposi.
Figura 35
Figura 35.Sarcoma di Kaposi (estremità superiore). Questa foto mostra spesse placche violacee sull’avambraccio di un uomo affetto da HIV.
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Figura 36. Malattia di Bowen (tibia). Questa foto mostra una lesione squamosa e bruno-rossastra sul pene coerente con la malattia di Bowen.
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Figura 37. Malattia di Bowen (lesioni multiple). Questa foto mostra lesioni sulle gambe di una paziente con la malattia di Bowen.
Figura 38
Figura 38.Carcinoma basocellulare. Il carcinoma basocellulare tipicamente si presenta come una papula o un nodulo superficiali, a lento accrescimento, che possono ulcerarsi. I carcinomi basocellulari solo raramente metastatizzano, ma sono significativi poiché possono diventare localmente invasivi, e colpire a volte strutture vitali come gli occhi, le orecchie, la bocca, un osso o la dura madre.
Figura 39
Figura 39.Carcinoma basocellulare nodulare. Questa lesione di solito appare come un nodulo fisso, perlaceo, a cupola, che spesso mostra più vasi telangiectasici che attraversano i suoi confini.
Figura 40
Figura 40. Carcinoma basocellulare morfeiforme. Questo carcinoma a cellule basali appare come una placca piatta, cerosa, scarsamente demarcata con prominente telangiectasia.
Figura 41
Figura 41. Carcinoma basocellulare pigmentoso. Il carcinoma basocellulare pigmentato è raro. Queste lesioni sono talvolta erroneamente diagnosticate come nevi pigmentati o melanomi maligni.
Figura 42
Figura 42.Xeroderma (xerosi) di un arto. La cute in questa foto appare molto ruvida e secca.
Figura 43
Figura 43. Xeroderma (xerosis) delle mani. Le mani in questa foto sono profondamente secche, con rugosità e fessurazioni.
Figura 44
Figura 44.Cheratodermi palmo-plantari. Questa foto mostra un cheratoderma palmoplantare caratterizzato da cheratoderma simmetrico ben demarcato alle piante dei piedi in un paziente con tilosi (calli spessi; noto anche come cheratoderma palmoplantare non epidermico diffuso).
Figura 45
Figura 45. Cheratosi pilare. Nella cheratosi pilare, tappi corneo riempiono le aperture dei follicoli piliferi.
Figura 46
Figura 46.Ittiosi lamellare grave in un bambino
Figura 47
Figura 47.Ittiosi volgare sull’addome
Figura 48
Figura 48. Callo (mignolo). Il callo (al centro del mignolo) è un disco di tessuto indurito, spesso circondato da pelle arrossata.
Figura 49
Figura 49.Callo (tallone). Un callo è una zona di pelle indurita che è diventata relativamente spessa e dura in risposta a ripetuti attriti, pressioni o altre irritazioni.
Figura 50
Figura 50.Dermatite da stasi (cambiamenti cronici). La dermatite da stasi cronica può apparire come un ispessimento fibrotico della pelle con iperpigmentazione. I cambiamenti sono caratteristici sia nelle persone con la pelle chiara (in alto) che in quelle con la pelle scura (in basso), ma appaiono più pronunciate nella foto in basso.