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Sommario
I disturbi dell’equilibrio
acido-base sono un gruppo di condizioni caratterizzate da cambiamenti
patologici nella concentrazione di ioni idrogeno (H+) o della
pressione parziale di anidride carbonica (pCO2) o del bicarbonato
sierico (HCO3–), che portano a cambiamenti nel pH del
sangue arterioso.
Queste condizioni possono
essere classificate come:
acidosi
se il pH sierico è minore di 7.35. Con il termine acidosi
ci si riferisce ai processi fisiologici che provocano accumulo di acidi o
perdita di basi.
alcalosi
se il pH sierico è maggiore di 7.45. Con il termine
alcalosi ci si riferisce ai processi fisiologici che provocano accumulo di basi
o perdita di acidi.
Hanno origine respiratoria
o metabolica, a seconda della causa dello squilibrio.
Le effettive
variazioni del pH dipendono dal grado di compenso fisiologico e dalla presenza
di numerosi processi.
La diagnosi si basa
sull’interpretazione dei gas nel sangue arterioso.
Nel contesto dell’acidosi metabolica,
il calcolo del gap anionico è una risorsa importante per restringere le
possibili cause e raggiungere una diagnosi precisa.
Il trattamento si basa
sull’identificazione della causa sottostante.
Classificazione
I disturbi primari dell’equilibrio acido-base sono definite
come metabolici o respiratori, a seconda del contesto clinico a seconda del
caso in cui le modificazioni primitive del pH siano dovute a un’alterazione dei
livelli sierici di HCO3− o Pco2.
Si ha l’acidosi
metabolica quando i livelli sierici di HCO3−< 24 mEq/L. Le
cause sono
Si ha acidosi respiratoria per concentrazioni di Pco2> 40 mmHg (ipercapnia). La causa è
Diminuzione della ventilazione/min (ipoventilazione)
Si ha alcalosi
respiratoria per concentrazioni di Pco2< 40
mmHg (ipocapnia). La causa è
Aumento della ventilazione/min (iperventilazione)
I meccanismi compensatori iniziano
con la correzione del pH ogni volta che è presente un disturbo acido-base. Il
compenso non può riportare completamente il pH nella norma e non causa mai una
compensazione eccessiva.
Un disturbo semplice
dell’equilibro acido-base è un disturbo singolo dell’equilibrio acido-base
con la sua risposta compensatoria di accompagnamento.
Le alterazioni miste
dell’equilibrio acido-base comprendono sempre almeno 2 disturbi primari.
Fisiopatologia
Diagnosi
1) Valutare pH e pCO2.
Sono i valori di laboratorio più importanti per
valutare lo stato acido-base in qualsiasi paziente. L’ equazione
di Henderson-Hasselbalch consente il calcolo di HCO 3 – da
questi valori: pH = pKa
+ log ([ HCO 3 – ] / 0.03
x PCO 2 )
pH < 7,35 (acidemia) → il
disturbo primario è un’acidosi
pH > 7,45 (alcalemia) → il
disturbo primario è un’alcalosi
Valutare pCO2
(pressione parziale di anidride carbonica nel sangue, intervallo di riferimento:
33–45 mm Hg) per determinare se il disturbo acido-base primario è respiratorio
o metabolico.
Se pH e
pCO2 vanno in direzione
opposta → disturbo respiratorio.
↓ pH e ↑ pCO2→acidosi
respiratoria
↑ pH e ↓pCO2→alcalosi
respiratoria
Se pH e
pCO2 vanno nella stessa direzione → disturbo metabolico
↓ pH e ↓ pCO2 →
acidosi metabolica (In caso di acidosi metabolica → calcolare il gap anionico
per identificare le possibili cause)
↑ pH e ↑ pCO2 →
alcalosi metabolica
2) Valutare
HCO3– (Intervallo
di riferimento: 22-28 mEq / L)
↑ HCO3-: Alcalosi metabolica o
acidosi respiratoria compensata
↓ HCO3-: Acidosi metabolica o
alcalosi respiratoria compensata
3) Valutare
pO2
↑: Iperossiemia
↓ →ipossiemia
Compenso
Definizione: cambiamenti fisiologici che si verificano nei disturbi
acido-base nel tentativo di mantenere un normale pH corporeo
Tipi di
meccanismi di compenso:
Nei disordini metabolici:
rapida compensazione in pochi minuti mediante meccanismi respiratori
(variazioni della ventilazione minuto)
Nei disturbi respiratori: lenta
compensazione (diverse ore o giorni) mediante meccanismi metabolici (modifiche
del pH urinario)
Per semplicità la pCO2 attesa in un caso di acidosi metabolica può
essere approssimato come gli ultimi due punti del valore decimale in pH (ad
esempio, l’atteso pCO2 con un pH di 7,32 è 32 ± 2 mm Hg).
Il cambiamento atteso di HCO3- nei disturbi respiratori
acuti può essere ricordato con la regola di 1,2.
Se il disturbo primario è l’acidosi respiratoria acuta, il
bicarbonato aumenta di 1 unità al di sopra di 24 mEq/L per ogni 10 unità di
aumento della pCO2 al al di sopra di una linea di base di 40 mm Hg
Se il disturbo primario è l’alcalosi respiratoria acuta, il
bicarbonato diminuisce di 2 unità per ogni 10 unità di riduzione del pCO2dalla
linea di base di 40 mm Hg.
Il cambiamento atteso di HCO3- nei disturbi respiratori
cronici può essere ricordato con la regola di 4,5:
Se il disturbo primario è l’acidosi respiratoria cronica, il
bicarbonato aumenta di 4 unità da 24 mEq/L per ogni 10 unità di aumento di pCO2
sopra la linea di base di 40 mm Hg
Se il disturbo primario è l’alcalosi respiratoria cronica, il
bicarbonato diminuisce di 5 unità per ogni 10 unità di riduzione del pCO2dalla
linea di base di 40 mm Hg.
Gap Anionico
Definizione: differenza tra la concentrazione di anioni non misurati e la concentrazione di cationi non misurati
Interpretazione
Acidosi
metabolica con gap anionico normale (acidosi ipercloremica)
Perdita primaria di HCO3–compensata con ↑ Cl–
→ gap anionico invariato
Eziologia
Endogeno:
diarrea, fistola biliare o pancreatica, acidosi tubulare renale, malattia di
Addison
Esogeno:
farmaci (ad es. Inibitori dell’anidrasi carbonica), assorbimento di acidi
contenenti ioni cloruro (ad es. HCl)
Ulteriore valutazione: misurare il gap
anionico dell’urina = [Na di urina+] + [urina K+] –
Divario negativo nell’anione urinaria → Perdita gastrointestinale
di bicarbonato (Diarrea)
Acidosi
metabolica con gap anionico elevato
Aumento della concentrazione di acidi organici come lattato,
chetoacidi (beta-idrossibutirrato, acetoacetato), acido ossalico, acido formico
o acido glicolico → nessun aumento compensativo di Cl–→ ↑ gap
anionico
Esogeno:
intossicazione da salicilato, etanolo, metanolo, etilenglicole (componente
antigelo prodotti)
Esempi clinici
Esempio 1: in un paziente alcolista con vomito, in condizioni
scadute, gli esami di laboratorio mostrano
Na: 137
K: 3,8
Cl: 90
HCO3−: 22
pH: 7,40
pco2: 41
po2: 85
A prima vista, i risultati appaiono nella norma. Tuttavia, i
calcoli mostrano un aumento del gap anionico:
137 −
(90 + 22) = 25 (normale, 10-12)
indica un’acidosi metabolica.
Il compenso respiratorio è valutato attraverso la formula di Winter:
Pco2 prevista = 1,5 (22) + 8 ± 2 = 41 ± 2
Previsto = misurato, così il
compenso respiratorio è appropriato.
Poiché è presente un’acidosi
metabolica, si calcola il delta gap e il risultato viene aggiunto all’HCO3−
misurato:
25 − 10
= 15
15 + 22
= 37
I valori risultanti di HCO3−
corretti sono al di sopra del range di normalità per HCO3−, indicando che è
anche presente un’alcalosi metabolica primaria. Così, il paziente ha un
disturbo misto acido-base.
Utilizzando
le informazioni cliniche, si potrebbe pensare a un’acidosi metabolica sostenuta
da una chetoacidosi alcolica combinata con un’alcalosi metabolica da vomito
ricorrente con perdita di acido cloridrico (HCl) e di volume.
Altri esempi
Punti chiave
L’acidosi e l’alcalosi si riferiscono a processi fisiologici che causano accumulo o perdita di acidi e/o alcali; il pH ematico può o non può essere anormale.
Acidemia e alcalemia si riferiscono a pH sierico con acidità (pH < 7,35) o alcalosi (pH > 7,45) anomala.
I disturbi acido-base sono classificati come metabolici se le variazioni di pH sono dovute principalmente a un’alterazione nel siero di HCO3− e respiratorio se la variazione è dovuta principalmente alla variazione Pco2 (aumentata o diminuita durante la ventilazione).
Il pH definisce il processo primario (acidosi o alcalosi), i cambiamenti della pco2 riflettono la componente respiratoria e le variazioni dell’HCO3− riflettono la componente metabolica.
Tutti i disturbi acido-base provocano compensazione che tende a normalizzare il pH. I disturbi metabolici dell’equilibrio acido-base si traducono in compensazione respiratoria (variazione di pco2); i disturbi respiratori dell’equilibrio acido-base si traducono in compenso metabolico (variazione di HCO3−).
Può essere presente contemporaneamente più di un disturbo acido-base primario. È importante identificare e inquadrare ogni disturbo acido-base primario.
La valutazione di laboratorio iniziale delle patologie acido-base comprende la misurazione dei gas ematici e elettroliti sierici e calcolo del gap anionico.
Utilizzare una delle diverse formule, regole empiriche o un nomogramma acido-base per determinare se i valori di laboratorio sono coerenti con un disturbo singolo acido-base (e compensazione) o se è anche presente una seconda malattia acido-base primaria.
Trattare ogni disturbo acido-base primario.
Bibliografia
Manuale MSD Merk 2019
Harrison Principi di Medicina Interna 19a edizione