Come definito dall’articolo 38, comma 2, del Decreto Legislativo n. 368 del 17 agosto 1999 “le attività e gli interventi sono illustrati e certificati, controfirmati dal medico in formazione specialistica, su un apposito libretto personale di formazione, a cura del dirigente responsabile dell’unià operativa presso la quale il medico in formazione specialistica volta per volta espleta le attività assistenziali previste dal programma formativo”.
Questo articolo è ripreso anche dal Decreto Interministeriale n. 68 del 4 febbraio 2015 (articolo 5) ma soprattutto dall’allegato 3 del Decreto Interministeriale n. 402 del 13 giugno 2017 in cui viene descritto nel dettaglio cosa deve essere contenuto nel libretto diario (o “log-book“) di ogni medico in formazione specialistica:
Il libretto-diario è quindi un documento importante, purtroppo ancora poco conosciuto e utilizzato, in cui annotare a livello elettronico tutte le attività svolte durante il proprio percorso di specializzazione.
Si tratta a tutti gli effetti di un documento ufficiale che non potrà quindi contraddire altri documenti ufficiali quali ad esempio i registri operatori.
È evidente che la controfirma rende lo specializzando personalmente responsabile per la veridicità di ciò che viene riportato e per eventuali complicità nello scrivere procedure mai effettuate al solo fine di essere in regola a fine specializzazione.
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